mercoledì 4 agosto 2021

Ciao a tutti, mi dilungherò perché ci tengo ad essere precisa ed esauriente, le mie non saranno banali parole buttate al vento, sono frutto di ragionamento.

Riflettiamo con onestà: ricordate o no, che fino a pochi anni fa, l'uomo barbuto in generale non era molto apprezzato dalle donne? Si arrivava a dire (lo avrete sentito dire anche voi qualche volta) che la barba rendeva le donne frigide, ovviamente questa era un'esagerazione per esaltare il fatto che in generale la barba non fosse gradita. Sono sicura che anche a molte di voi non piaceva, poi i mass media col loro sapiente martellamento hanno introdotto questa moda, e magicamente, in brevissimo tempo, ecco che scatta questo nuovo, sorprendente "innamoramento". Comincia qualcuno famoso (pagato fior di quattrini) a mostrare il suo volto adornato di pelo, ed ecco che uno ad uno, giovanissimi, giovani, uomini maturi, persone di cultura, professionisti, persino psicologi e psichiatri si sono convertiti in massa alla barba (e alcuni anche alla depilazione del corpo, sempre sotto induzione). La gente viene continuamente manipolata dalla televisione e alla fine non ragiona più col proprio cervello, bensì obbedisce agli ordini di chi ha il controllo dei mass media e sa bene come realizzare i propri interessi. 
Il movente è sempre il solito: il dio Denaro.
Badate bene che io non sto dicendo di non guardare la tv e di non usare internet, vanno usati nel modo corretto, creandosi dei filtri tramite l'intelligenza e il buon senso, non ingoiando qualsiasi stupidaggine (parlo in generale) ci venga proposta. 
Continuiamo a riflettere: fino a una manciata di anni fa, la barba aveva più che altro una connotazione negativa, o quando andava bene, da "anziano saggio" o "vecchio biblico", oppure il "buono e  simpatico" stile babbo natale, poi c'erano naturalmente i vagabondi. I malviventi venivano quasi sempre raffigurati con la barba di qualche giorno, ad indicare aria trasandata e inaffidabile (non sono io che lo dico, ve lo ricorderete anche voi, no?). Per invecchiare un attore in un film, subito gli si appiccicavano i peli sul mento e si raggiungeva lo scopo di farlo apparire più avanti con gli anni: bisogna ammettere che la barba invecchia tanto, questo è innegabile.
Fino a pochi anni fa gli uomini considerati belli (cantanti, attori, sportivi o ragazzi qualunque) avevano per la grande maggioranza il viso liscio, anzi, in molti casi avevano lineamenti delicati (c'era il mito del biondo con occhi azzurri, lo stereotipo del principe delle fiabe). 
E' vero che i gusti col tempo cambiano, ma non così in fretta e per tutti contemporaneamente. Ora chiediamoci come sia possibile che le stesse persone che preferivano il viso liscio, di colpo abbiano quasi tutte ribaltato la loro preferenza? La cosa non è convincente.
Rifletteteci un po'...e provate a riguardare una foto del vostro uomo quando si radeva, poi guardatelo com'è adesso: perché se davvero vi piace di più barbuto ok, ma non è possibile che la percentuale di preferenza sia davvero così alta.
Le osservazioni e i ragionamenti da me fatti, molto difficilmente possono essere smentiti.
E' certo che questa "passione" per la barba  in molti casi non è genuina, nella maggioranza dei casi non scaturisce dal vero io delle persone: se davvero la barba piaceva così tanto, perché finché non l'hanno imposta, quasi nessuno ci pensava a farsela crescere? Questa "passione" è in larga misura indotta, è stata imposta con efficaci tecniche di condizionamento, così come tante altre cose di oggi, ma questo è inaccettabile, perché chi ha il controllo dei mezzi di comunicazione può farci fare o piacere quello che più gli fa comodo, e questa cosa è pericolosa e svilisce l'essere umano rendendolo più simile ad un burattino, un burattino coi soldi in mano.
Ovviamente, sempre per interesse, vengono imposte tantissime altre cose, ma con questa incredibile esplosione della barba hanno reso la cosa così evidente (è talmente in primo piano ricoprendo la faccia) che è facilissimo fermandosi a rifletterci su, intuire l'esistenza di una manipolazione mentale a cui siamo di continuo sottoposti, ma di cui in molti ancora non si rendono conto, perché il tempo per pensare è poco (e questo chi ci manipola lo sa bene!): si va di corsa ogni giorno, per poi la sera sprofondare nel divano a sorbirsi programmi abbastanza sciocchini e una valanga di pubblicità, che ormai ci accompagna ad ogni ora e in ogni luogo grazie agli smartphone.
Provate anche voi a spegnere per un po' la tv e ad accendere il cervello, che è quanto di più prezioso abbiamo.
Ecco, se hai avuto la pazienza di leggere questo mio scritto fino in fondo, sei già a buon punto!
Riguardo la barba posso aggiungere osservazioni di carattere puramente estetico, che non ritengo imputabili solo al mio gusto personale, ma ragionevoli anche queste (ad esempio l'effetto strano della barba sui volti ancora un po' bambini dei teen agers; gli enormi barboni che nascondono buona parte del volto, ecc...) o anche simpatiche (in piscina obbligo di cuffia sui capelli e barba lunga liberamente a mollo; uomini con capelli tinti e barba grigia...) e anche igienico-pratiche (il ristagno di sudore; il fatto di doversi fare lo shampoo alla barba dopo certe pratiche sessuali; il frequente sporcarsi con cibo e bevande; la caduta dei peli mentre si mangia o si cucina; il dover baciare pelo nel tradizionale bacio di saluto sulle guance) ma su questo non mi dilungo, perché il messaggio fondamentale che voglio far passare, è che siamo di continuo condizionati nelle nostre scelte.
A proposito, per chi pensa che la barba doni "quel tocco in più", che tocco particolare può dare se ce l'hanno quasi tutti? Prima un uomo che si lasciava crescere la barba faceva una scelta consapevole e coraggiosa, una scelta "di carattere" si potrebbe dire (se non dettata da pura pigrizia), ora è cosa talmente comune da esser quasi banale e copre il viso uniformando tutti i volti.
Riprendiamoci la nostra individualità e la nostra libertà di scelta.

Ciao a tutti, mi dilungherò perché ci tengo ad essere precisa ed esauriente, le mie non saranno banali parole buttate al vento, sono frutto ...